La scelta compiuta dal Presidente del Senato di concedere il voto segreto ogni qual volta vi sia un riferimento alla tutela delle minoranze linguistiche è incomprensibile, essendo evidente che tale questione spesso non c’entra nulla con la materia che l’emendamento vorrebbe modificare. C’è il rischio che si voti centinaia di volte con il voto segreto: una cosa mai vista.
Chi ha avanzato tale richiesta vuole forzare il regolamento del Senato, al solo fine di cercare franchi tiratori per affossare la riforma costituzionale.
Il voto segreto in Parlamento ha una valenza importante, ma va usato con assoluta parsimonia. Non può servire per coprire un dissenso legittimo, ma che deve manifestarsi apertamente.
Leggi la mia dichiarazione su Repubblica del 24 luglio 2014
Stefano Lepri