Il cammino della legge riprende in prima Commissione, dopo uno stop causato dalla ridefinizione degli emendamenti, da lentezze della Commissione bilancio che deve fornire i pareri di compatibilità economica e anche da qualche incomprensione da parte del Governo. Ora comunque ci siamo, e da domani si parte con la discussione degli emendamenti.
Come vedrete dai miei emendamenti riformulati (art. 1 - artt. 2,5,6,7 - art. 3 - art. 8 - artt. 9,10 - art. 10) e sostitutivi in larga parte di quelli depositati a settembre, sono stati apportate diverse proposte di cambiamento. La definizione di terzo settore è più chiara. Non ci sono più due distinti contenitori dei campi di attività, ma queste sono tutte ricondotte nella definizione di “attività di interesse generale”. L’impresa sociale viene collocata pienamente entro il perimetro del terzo settore, anche con una più chiara definizione dei limiti nelle remunerazioni dei fattori produttivi. Sono corrette alcune incongruenze sul servizio civile. Si chiarisce la modalità con cui si tengono i registri, ecc.
Prima di commentare queste proposte, aspetterei che esse siano state almeno approvate dalla Commissione. Per intanto mi sento di dire che il lavoro preparatorio, fatto in piena intesa con la collega Lenzi, relatrice alla Camera, e con il sottosegretario Bobba ci porta all’obiettivo di approvare il testo al Senato senza che la Camera vi apporti poi altre correzioni. Farò di tutto perché il tempo perso, per molte ragioni anche giustificabili, si recuperi, anche perché ora sono convinto che il testo sia convincente.
Stefano Lepri