Nel contratto di governo non c’è una riga sul terzo settore, l’associazionismo, il volontariato, la cooperazione. Si dirà: non hanno scritto nulla perché il programma contiene solo le cose da cambiare. Non è così: hanno una visione dirigista e autoritaria. E dunque vedono la sussidiarietà come fumo negli occhi. Anche nel ventennio i corpi intermedi erano mortificati. Non solo sovranista e populista, arriva un governo anche statalista. Il terzo settore è a rischio, non esagero. Spero si ribelli.