Sceneggiata al Senato, PdL allo sfascio

Stiamo votando la fiducia, che ci sarà certamente. Il PdL, che sembrava diviso fino all’ultimo, con un colpo di teatro si è ricompattato. Una vergogna: prima le dimissioni dei parlamentari, poi dei ministri, poi la spaccatura del loro gruppo annunciata anche da Letta (“oggi nasce una nuova maggioranza”) e, infine, la dichiarazione di Berlusconi che annuncia  il voto favorevole.

Il premier Letta ha esordito ricordando che l’Italia corre un rischio fatale, che bisogna saper cogliere l’attimo e dire un sì o un no. Ed ha concluso un discorso orgoglioso (allegato), pieno di realizzazioni e di impegni possibili, ricordando un appello di Benedetto Croce, che chiedeva ai senatori di ritirarsi, prima di voti difficili, nel profondo della loro coscienza, evitando scelte avventate che possono determinare profondo rimorso.

Da questa vicenda perde comunque Silvio Berlusconi, che fino alla fine ha provato a legare le sue sorti personali alle vicende del Paese, provando a ricattarlo con la minaccia delle dimissioni. E’ stata l’occasione, per una parte dei senatori del PdL, per affrancarsi da un ruolo servile.

Esce invece bene il PD, che ha tenuto la barra dritta rispetto alle vicende giudiziarie di Berlusconi, ricordando la differenza del piano giudiziario da quello politico. Il PD in queste ore è stato tutto unito, senza distinguo: un buon viatico per il sostegno al Governo e per i prossimi congressi.

Leggi intervento del Presidente Letta

 

Stefano Lepri

Un commento

  1. Borello Luciana

    Grazie a Stefano per il resoconto della giornata sulla fiducia e l’intervento allegato di Letta. Ho seguito in diretta quella giornata alternandomi sulle varie televisioni ( RAI, La7, Sky )e i commenti erano tutti in sintonia con l’impressione che ne avevo personalmente e che ritrovo nei giudizi riportati da Stefano. Finalmente un momento in cui il PD è apparso unito e cosciente del ruolo che deve rappresentare, almeno per chi che come me lo ha votato. Adesso mi auguro che questo possa essere un nuovo punto di partenza e finalmente ci si renda conto che noi abbiamo bisogno di concretezza nel cercare di risolvere i problemi degli italiani e smetterla di parlare di Berlusconi. Grazie ancora a Stefano.
    Luciana

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