Oggi al Senato ho presentato in conferenza stampa, come primo firmatario, il disegno di legge delega (già incardinato in Commissione finanze al Senato e firmato da oltre cinquanta colleghi senatori PD) che si propone di rivoluzionare l’insieme delle misure di sostegno per i figli a carico.
Le attuali leggi determinano infatti disparità di trattamento non più giustificabili: non si riconoscono le detrazioni fiscali a chi ha redditi bassi o nulli, mentre si concedono gli assegni familiari solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, escludendo i disoccupati e quasi tutte le altre forme di lavoro che oggi riguardano una porzione consistente e crescente degli occupati.
Gli importi sono poi di gran lunga inferiori a quelli mediamente riconosciuti in Europa, per cui l’Italia è tra le nazioni che meno investe in politiche per la natalità.
Queste distorsioni hanno certamente contribuito a determinare, negli ultimi vent’anni in Italia, un drastico abbassamento del tasso di natalità, che oggi risulta tra i più bassi in Europa e nel mondo. Il disegno di legge è volto a superare la situazione descritta, riconoscendo un’unica misura generalizzata di beneficio per i minori a carico, sostitutiva di tutte le agevolazioni finora riconosciute. Si prevede una dotazione complessiva in incremento di quattro miliardi di euro, progressivamente entro due anni dall’approvazione.
Ma la prospettiva non deve farci dimenticare l’urgenza: oggi in Italia ci sono un milione e mezzo di bambini e adolescenti in condizioni di povertà assoluta, per i quali si fa poco o nulla. Insieme a numerosi miei colleghi presenti alla conferenza stampa abbiamo detto che questa è la vera priorità, non altre, per la prossima Legge di stabilità.
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Stefano Lepri