Sono molto contento, perché sono stato assolto dall’accusa di peculato per i rimborsi di spese istituzionali ottenuti quando ero consigliere regionale. E’ stata riconosciuta la mia buona fede e l’assenza di dolo. Prima della sentenza avevo comunque già provveduto al rimborso di tutte le spese da verificare o contestate.
Ho portato le mie buone ragioni in sede di interrogatorio, che sono apparse convincenti. In particolare abbiamo evidenziato come vi fossero un regolamento e un riparto dei fondi che permettevano quelle spese; che ciascuna di esse, anche quelle passate sotto i riflettori, è stata fatta pienamente nello svolgimento delle mie funzioni istituzionali, senza alcun vantaggio diretto o indiretto. Probabilmente l’interrogatorio in sede di rito abbreviato ha contribuito a chiarire alcuni residui dubbi.
Fino ad oggi non avevo mai fatto una dichiarazione alla stampa, né mai commentato, neanche sul mio blog. Continuerò così perché, come si dice, le sentenze si apprendono, si applicano e non si giudicano. E’ questo uno dei principi fondamentali dell’equilibrio tra poteri dello Stato e voglio rispettarlo. Non commento dunque né la sentenza finale, né il precedente giudizio del GIP che aveva dubitato della mia correttezza, nonostante una prima richiesta di archiviazione: si commentano da soli. Tornerò invece, nei prossimi giorni, su altre questioni, in particolare sul ruolo dei media in queste vicende.
Grazie di cuore a tutti quelli, e sono stati tantissimi, che mi hanno voluto dare amicizia e sostegno in questi mesi difficili.
Stefano Lepri