Oggi ho esordito, per la prima volta, come relatore di un disegno di legge. Mi è stato infatti assegnato tale ruolo, in Commissione affari costituzionali, per il disegno di legge delega sul terzo settore: un onore e una grande responsabilità, visto che si tratta di un provvedimento di rilievo. Ma anche una bella e particolare soddisfazione, visto che sono cresciuto (si fa per dire) a forza di operare, occuparmi e studiare associazioni di volontariato e coop sociali.
Nel 1989, non ancora trentenne, feci la relazione base ad un seminario nazionale della Fondazione Zancan proprio sulla definizione e le caratteristiche del terzo settore (allora lo chiamavamo terzo sistema). Prima in Italia non se parlava, così come allora il concetto di impresa sociale non esisteva. Ci rifletto e dico che si tratta di uno dei fenomeni più straordinari e innovativi della nostra bella Italia. Per questo serve ora regolarlo bene, in modo più semplice e sistematico. Spero di essere all’altezza e di mettere a frutto la mia esperienza, anche come assessore.
I contenuti della mia relazione sono un po’ tecnici per i non addetti, ma tutti importanti. Se si vuole davvero, come dice Renzi, che il terzo settore diventi il primo, questa delega deve essere ben fatta. Un passo significativo l’hanno già fatto alla Camera, ma ci sono ancora molte cose da migliorare.
Per chi avrà voglia e pazienza di approfondire, oltre alla lettura del testo: domenica 17 maggio alle ore 11.30 sarò al Salone del Libro per discutere della delega, mentre il PD regionale sta organizzando un grande evento alla GAM Lunedì 8 giugno alle ore 17. Inutile dire che mi aspetto contributi, critiche, commenti, di cui cercherò di far tesoro.
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Stefano Lepri