Molti sono stati i provvedimenti rilevanti dello scorso mandato in materia di politiche agricole; in particolare il Programma di Sviluppo Rurale ha messo a disposizione ingenti risorse che andranno impiegate per sostenere lo sviluppo del settore agricolo anche nel prossimo mandato.
Lo sviluppo dell’agricoltura piemontese è intimamente legato a modelli di consumo basati sulla qualità, che sono stati in questi anni un elemento di rilanci dell’economia piemontese.
La scelta di contrastare l’introduzione di colture geneticamente modificate, il sostegno ai marchi DOP e DOC dei nostri migliori prodotti, la legge 29/2008 su distretti rurali e agroalimentari di qualità che traccia linee per valorizzare aree territoriali accomunate da una produzione di riferimento (riso, fiori, vini, ortofrutta) di rilevanza economica ma anche culturale e turistica, il sostegno alla filiera vitivinicola, sono tutti esempi di una politica orientata a far identificare il nostro territorio come luogo di qualità alimentare.
Tra gli impegni che voglio portare avanti nel prossimo mandato vi è in particolare lo sviluppo delle azioni di sostegno della “filiera corta” già iniziate in questi mesi: i farmers’ markets dove i contadini vendono direttamente ai cittadini sono esempi di come sia possibile mettere insieme sostegno alle produzioni e all’occupazione locale, qualità e salubrità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole, minore impatto ambientale connesso al sistema dei trasporti, diminuzione dei costi per l’intermediazione commerciale.
Altro impegno dovrà riguardare il rafforzamento delle filiere agroalimentari e dei marchi di qualità made in Piemonte in comparti ancora da rafforzare (es. suini e bovini).