A Torino e in altri Comuni della Provincia sono bloccati servizi domiciliari e residenziali per le persone anziane non autosufficienti. E’ inaccettabile che un diritto sacrosanto sia negato perché la Regione non trasferisce ai Comuni i fondi promessi. Oggi il sindaco Fassino si è fatto sentire con un intervista alla Stampa. Noi in Regione su mia iniziativa abbiamo depositato oggi una mozione firmata dai gruppi di opposizione, per fare in modo che si sblocchino i fondi. Daremo battaglia.
Sotto la mozione
Il Consiglio regionale,
premesso che
– la legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento), all’articolo 50, prevede il finanziamento dei servizi e delle prestazioni a favore delle persone anziane;
– con riguardo al capitolo 153212R della UPB DB19021, che sostiene le attività di promozione e qualificazione della rete dei servizi sociali per le persone anziane e non autosufficienti ai sensi della sopraccitata legge regionale, nell’anno 2009 sono stati impegnati euro 19.999.982,00 e nell’anno 2010 stanziati euro 17.000.000,00;
– nell’anno 2011, i fondi relativi al capitolo 153212R sono stati sensibilmente ridotti dalla Giunta regionale in sede di approvazione del bilancio previsionale, con uno stanziamento finale pari ad euro 11.138.756,50;
– dall’analisi dei dati relativi al Monitoraggio finanziario regionale, aggiornato al 30 settembre 2011, a fronte di assegnazioni sul suddetto capitolo per euro 4.455.502,60, non risultano essere stati effettuati né impegni, né, tanto meno, pagamenti;
premesso, altresì, che
– il capitolo 153212R è finanziato con risorse regionali, per cui non subisce gli effetti derivanti dal taglio al Fondo nazionale per la non autosufficienza;
– il capitolo 153157R della medesima UPB DB19021, che finanzia, sempre ai sensi della legge regionale n. 1/2004, il Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali, ha avuto prime assegnazioni e prime somme impegnate;
preso atto che
– proprio a causa dell’incertezza in merito all’erogazione dei finanziamenti da parte della Regione, numerosi servizi sociali sono stati costretti, loro malgrado, a bloccare le prese in carico delle persone anziane e non autosufficienti attraverso i Piani di Assistenza Individualizzati (P.A.I.);
considerato che
– il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, nonché l’Assessore regionale Elena Maccanti si sono più volte impegnati ufficialmente a non ridurre i fondi regionali per l’assistenza, in particolare alle persone non autosufficienti;
– la perdurante mancanza di certezze circa l’erogazione dei finanziamenti a favore del capitolo regionale che sostiene i servizi sociali per le persone anziane e non autosufficienti impedisce ai Comuni piemontesi di integrare le rette alberghiere a favore delle persone indigenti, che, in questo modo, non potranno beneficiare del servizio e, quindi, si troveranno nelle drammatiche condizioni di poter contare esclusivamente sull’intervento a carico del Servizio Sanitario Nazionale, al di fuori, dunque, della programmazione integrata socio-sanitaria;
IMPEGNA
La Giunta regionale
– a dar corso, con la massima urgenza, agli impegni corrispondenti agli stanziamenti a suo tempo stabiliti a sostegno delle attività di promozione e qualificazione della rete regionale dei servizi sociali per le persone anziane e non autosufficienti
Torino, 7 ottobre 2011
Primo firmatario Stefano Lepri