Martedì 27 dicembre il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’abolizione dei vitalizi a partire dalla prossima legislatura.
Come gruppo regionale del PD abbiamo votato il provvedimento considerandolo un primo passo. Crediamo infatti che quello che è stato fatto non sia ancora sufficiente. Siamo infatti convinti che occorra intervenire subito sui vitalizi, abolendo quello che da molti viene considerato un privilegio rispetto al trattamento pensionistico degli altri cittadini. Con l’abolizione del vitalizio, invece, anche per i consiglieri regionali entrerà in vigore quel metodo contributivo che è alla base del sistema pensionistico nazionale.
Per questo il prossimo 13 gennaio, quandola Commissionecompetente del Consiglio regionale comincerà l’esame delle nostre proposte per la riduzione dei costi della politica, riproporremo il taglio immediato dei vitalizi già dal 2012.
Ci sembra una scelta obbligata, se si vuole recuperare un rapporto con i cittadini e ridare alla politica quel ruolo centrale nella vita del paese che la nostra Costituzione e la democrazia prevedono, ma che è andato offuscandosi negli ultimi tempi agli occhi di molti cittadini.
Purtroppo nella discussione di martedì sono stati bocciati due nostri emendamenti e un ordine del giorno che tendevano a migliorare il provvedimento approvato. Un emendamento si proponeva di eliminare ogni indicizzazione dei vitalizi passati, quelli su cui non si può più intervenire con l’abolizione perché rappresentano diritti acquisiti. L’altro aboliva la rivalutazione dei compensi agli amministratori regionali all’indice Istat a decorrere dal 1° gennaio 2013. l’ordine del giorno intendeva impedire che il passaggio al metodo contributivo avvenga con oneri per il Consiglio regionale.
Proprio per questo continueremo nel nostro impegno nella discussione di metà gennaio sul taglio dei costi della politica.
Da parte nostra, oltre all’anticipo dell’abolizione dei vitalizi, chiederemo altre misure che riteniamo indispensabili: dal taglio dei contribuiti ai gruppi consiliari al taglio degli staff degli assessorati, dalla riduzione del numero dei consiglieri regionali da60 a50 fino alla eliminazione di molti benefit di cui godono attualmente i consiglieri.
Sono proposte che porteranno al risparmio di alcuni milioni di euro all’anno. Sappiamo che non è una strada facile, molte sono le resistenze interne, ma siamo convinti che il gruppo PD saprà percorrerla con coerenza e impegno fino in fondo. E’ ora che fatti concreti riavvicinano la politica al paese reale, se non vogliamo che le ondate dell’antipolitica travolgano la nostra democrazia.
Stefano Lepri