Finalmente dopo quasi un anno di lavoro, e di attesa causata prevalentemente dall’ingorgo di provvedimenti in Commissione affari costituzionali, è partita oggi la discussione del disegno di legge sul terzo settore in aula al Senato.
Oggi ho fatto la relazione base, in avvio del dibattito, in qualità di relatore. E’ la prima volta che lo faccio, ed è certamente motivo d’orgoglio, visto che si tratta di un provvedimento davvero importante, a cui Governo e Parlamento attribuiscono grande rilievo. Oggi stesso ho anche depositato gli ultimi emendamenti come relatore, che tengono anche conto delle tante suggestioni arrivate da colleghi e rappresentanti delle maggiori organizzazioni.
C’è in me una particolare gioia, perché si tratta di un tema su cui ho dedicato buona parte della mia vita e del mio lavoro. Non avrei mai pensato che un giorno, da umile ricercatore che ero su questi temi appena laureato, avrei avuto questo onore. Comunque, mai gonfiare il petto.
Andando ai contenuti, non ho dubbi: il testo in discussione è di valore, abbiamo ancora migliorato quello uscito dalla Camera. Con questa legge e con i successivi decreti legislativi, da fare entro un anno, potremmo davvero dare un bel contributo allo sviluppo e al consolidamento del terzo settore.
Nei prossimi giorni sul blog darò dettagli delle principali novità. Nel frattempo, leggendo oltre alla relazione anche il testo comparato che è arrivato in aula, potrete già coglierle. Non sono poche, e credo apprezzate.
La prossima settimana si discute, si vota e, spero, si approva il provvedimento. Poi la Camera dovrebbe velocemente confermare, senza modifiche. Se andrà bene, aggiungeremo un altro pezzo, importante, al mosaico delle riforme che stanno cambiando l’Italia.
Stefano Lepri