Ho predisposto alcuni emendamenti per la legge di stabilità che prevedono:
1. la conferma del fondo per il diritto al lavoro delle persone disabili;
2. la conferma del contributo all’unione italiana ciechi;
3. la possibilità di pensionamento flessibile, senza oneri per lo Stato;
4. un contributo di solidarietà da parte dei baby pensionati, finalizzato a sostenere il servizio civile e
5. a favore dei servizi di pulizia e vigilanza delle scuole svolto da coop sociali e LSU, attualmente non coperto;
6. in alternativa, la possibilità di pensionamento flessibile, senza oneri per lo Stato, ma comunque con una parziale copertura con un contributo di solidarietà da parte dei baby pensionati;
7. la possibilità per i pensionati di essere nei c.d.a. di IPAB e Aziende pubbliche di servizi alla persona senza essere retribuiti;
8. la possibilità per le società a controllo pubblico di vendere quote acquistate dagli enti locali con tempi tali da massimizzare il realizzo;
9. la riconferma dell’esenzione dalle imposte dei capital gain per le fondazioni bancarie, a condizione che destinino risorse adeguate al servizio civile per un triennio;
10. il rifinanziamento dei contratti di solidarietà, tra cui quelli espansivi, utilizzando parte dell’incremento delle risorse per gli ammortizzatori sociali;
11. l’aumento di fondi per il servizio civile;
12. nuove forme di impiego della social card riconosciuta alle famiglie povere.
Di seguito li commento anche per rappresentare alcune questioni, talune annose, altre urgenti, che sono in campo. Entro giovedì sapremo la loro sorte, non facile, visto che in Commissione bilancio si sta facendo una drastica potatura, anche per argomenti. Se ne salveranno pochi, ma fino in fondo farò il possibile per sostenerli.
La ricostituzione dei fondi per il diritto al lavoro dei disabili e per l’Unione Italiana Ciechi, che svolge un ruolo di rappresentanza nazionale riconosciuto per legge, sono dovuti e credo avranno considerazione dal Governo: dovrebbero essere approvati.
La proposta più ambiziosa è quella del pensionamento flessibile, tema su cui da tempo il Governo si sta dedicando, finora senza esito. Forse a gennaio arriverà una sua proposta, ma intanto ne ho avanzata una io, molto chiara: si può avere la pensione prima del tempo, pagando la rata dell’anticipo e degli interessi, da scontare sulla pensione, senza oneri per lo Stato.
E ho fatto anche un’ipotesi un po’ forte, in un altro emendamento: si finanzi il pensionamento flessibile (che comunque almeno un po’ costerà, se non altro per i costi amministrativi) con un contributo di solidarietà dei baby pensionati, che hanno avuto e avranno molti più soldi di quelli che hanno versato: una vera ingiustizia verso le giovani generazioni. Come dire: tu che hai avuto troppo dai qualcosa, perché le persone avanti negli anni possano essere pensionati prima, dando qualche speranza di lavoro ai giovani che pagano colpe non loro.
Sulla pulizia delle scuole attraverso coop sociali e LSU ho avanzato una proposta, che è servita almeno per favorire un emendamento del governo presentato ieri: la copertura non è completa ma è prevista almeno fino alla fine dell’anno scolastico. Poi vedremo.
Anche per le fondazioni bancarie e gli enti non commerciali abbiamo un nuovo emendamento del governo e una nuova formulazione, che dovrebbe arrivare oggi. La linea è restituire l’esenzione quasi totale sui capital gain, a condizione che le fondazioni bancarie facciano più investimenti e meno spesa corrente sul territorio.
I contratti di solidarietà, sia tradizionali sia espansivi (tesi questi ultimi a ridurre orario e salario per far posto a nuovi assunti) dovrebbero, con la nostra proposta, trovare una loro certezza di finanziamento, riservando una quota delle risorse destinate al finanziamento delle nuove misure del jobs act.
Ho poi proposto una misura per consentire nuovamente la presenza di pensionati alla guida di IPAB e Aziende pubbliche di servizi, oggi preclusa: non ha senso, almeno in questi casi e a condizione che l’impegno sia gratuito, escludere chi ha esperienza e tempo da incarichi che danno soprattutto molte grane.
Inoltre, ma temo di doverla riproporre in altre occasioni, suggerisco una misura per garantire la tutela dell’interesse pubblico, nel caso di vendita di quote pubbliche di società miste.
Ieri ho poi presentato due subemendamenti a quelli del Governo, che aumentano i fondi per il servizio civile a partire dal 2016 e che permettono alle associazioni di volontariato che fanno gruppi di acquisto solidale di poter fornire generi alimentari ai titolari della social card. Anche qui, ci proviamo.
Stefano Lepri