Ottima la volontà (da confermare nei prossimi atti) espressa in Consiglio dei ministri: l’Assegno unico per i figli partirà dal primo luglio del prossimo anno. Va bene così, perché i tempi per i decreti legislativi e per organizzare la riforma non ci consentono di fare prima. E ci saranno dal 2022 sei miliardi in più, ogni anno a regime. Manca solo la definitiva approvazione al Senato, ma possiamo dire che siamo vicini ad uno storico traguardo: introdurre una misura semplice, universale, equa, continua a sostegno della natalità e delle famiglie. Un importante risultato voluto dal Partito Democratico, che ha proposto la misura, ottenuto la sua rapida discussione parlamentare e ora il suo finanziamento.
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