La legislatura che si è conclusa è stata una straordinaria stagione. Non è retorica, ma un dato di realtà facilmente riscontrabile. Abbiamo fatto moltissime e buone riforme, che non sono piovute dal cielo ma sono il frutto di un duro lavoro del Parlamento e dei Governi Renzi e Gentiloni, dove il PD ha avuto un ruolo decisivo. Sono orgoglioso, come Senatore della Repubblica, di aver dato il mio contributo a diverse leggi, che magari non hanno avuto eco mediatico ma che miglioreranno concretamente, nei prossimi anni, la vita di tanti italiani.
Il lavoro ha visto notevoli cambiamenti: il mercato del lavoro è stato reso più dinamico e sono state introdotte molte nuove garanzie (Jobs Act); abbiamo eliminato ingiustizie e affermato diritti (legge contro il caporalato, divieto delle dimissioni in bianco, più tutele per i lavoratori autonomi, le donne e i lavori agili); abbiamo realizzato politiche mirate a favore dei giovani (alternanza scuola-lavoro, Garanzia giovani, decontribuzione).
Nel campo della cultura sono stati raggiunti risultati eccezionali in termini di incremento del turismo e delle visite ai musei; c’è una strategia per valorizzare l’immenso patrimonio artistico presente nel nostro Paese (con provvedimenti come l’Art bonus) e per incrementare la produzione artistica (leggi sul cinema e sugli spettacoli dal vivo).
Nel campo dei diritti e dei doveri, ci siamo battuti contro il femminicidio, per l’istituzione del reato di tortura; abbiamo riconosciuto le Unioni civili tra persone dello stesso sesso e alcuni diritti e doveri alle persone stabilmente conviventi.
In economia, abbiamo incentivato la domanda attraverso gli 80 euro in busta paga; abbiamo favorito la competitività delle nostre imprese con riduzioni fiscali, con il Piano Industria 4.0. e con una vera strategia a sostegno del Made in Italy. Abbiamo cercato di creare un fisco più semplice e più giusto, specie con il 730 precompilato e con la fatturazione elettronica.
Per l’ambiente abbiamo introdotto nuove norme per la tutela della salute e del paesaggio (con l’introduzione della legge contro gli ecoreati) e nel contrasto allo spreco di materie prime (legge contro lo spreco alimentare e provvedimenti per l’incentivazione di modalità di trasporto alternativo in città).
Nel welfare abbiamo difeso i diritti degli “ultimi”: dalle persone con disabilità (legge sul “Dopo di noi”) a quelle in stato di povertà (con l’introduzione del Reddito d’inclusione). Sono state rafforzate le reti sociali delle tante realtà nonprofit del nostro territorio, grazie alla legge sul terzo settore, ma anche incentivate le imprese a nuove forme di welfare aziendale.
Nel settore della giustizia, abbiamo dato una forte spinta alla sua riorganizzazione territoriale e la sua informatizzazione, approvato leggi che vanno a colpire la criminalità organizzata (nuovo Codice antimafia e la legge sul voto di scambio), l’autoriciclaggio e il falso in bilancio.
In agricoltura ci siamo impegnati per la tutela della biodiversità, per la diffusione dell’agricoltura sociale, per ridare slancio alle tante imprese del settore, con la soppressione in tutto o in parte di imposte.
I diversi link riportano schede di sintesi delle principali riforme, mentre in questo dossier del Gruppo PD del Senato si trovano maggiori approfondimenti. Buona lettura, credo con la soddisfazione, da parte di chi legge, di riconoscere in questi ultimi cinque anni una buona politica.