L’economia la conosco, perché l’ho studiata all’università e anche dopo. L’esperienza da imprenditore sociale, da ricercatore free lance e da lavoratore dipendente, nella stagione precedente al mio impegno politico, mi ha fatto capire la fatica di chi, ogni giorno, deve meritare lo stipendio, raggiungere obiettivi, vendere servizi e prodotti facendo come o meglio degli altri.
Ho scritto molte cose sui temi dello sviluppo economico e sulle compatibilità tra sviluppo economico e sviluppo sociale. Dico solo qui, in poche righe, che non esiste “un prima e un dopo”. La tensione alla crescita economica, purché partecipata e regolata, è necessaria. Ma allo stesso tempo serve un di più di protezione sociale, di qualità delle relazioni, di protagonismo dei cittadini specie in forma associata. Economia e sociale possono crescere insieme in modo virtuoso, e questo è anche un compito della politica.
In politica sono stato chiamato ad occuparmi di temi specifici, ma ho sempre dovuto giustamente fare i conti con le compatibilità economiche, i budget da rispettare, le sfide dell’efficienza, dell’efficacia e dell’innovazione.
Da consigliere regionale, partecipando alla Commissione sul bilancio, sono stato due volte relatore della Legge finanziaria e di Bilancio. Conosco quindi le regole della contabilità dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. E so che la cosa pubblica va amministrata con prudenza, rigore, come “un buon padre di famiglia”.
L’esperienza da parlamentare mi ha visto soprattutto impegnato in materie diverse da quelle strettamente economiche (bilancio e finanze), ma ho condiviso e rispettato il rigore delle procedure previste in applicazione dell’articolo 81 della Costituzione, secondo cui lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Ho dato il mio pieno sostegno, quindi, alle scelte che in questi anni hanno ridotto gli sprechi nella pubblica amministrazione, combattuto evasione ed elusione fiscale, semplificato le procedure e le leggi, sostenuto la competitività delle imprese.